Le spese di sponsorizzazione non rientrano tra le spese di rappresentanza.
Le spese di rappresentanza sono spese sostenute dall’impresa per finalità promozionali o di pubbliche relazioni, senza che sia corrisposta alcuna controprestazione. La loro deducibilità dal reddito d’impresa è disciplinata dall’articolo 108, comma 2, del Tuir, che prevede che esse siano deducibili nei limiti del 1,5% dei ricavi fino a 10 milioni di euro, dello 0,6% dei ricavi oltre i 10 milioni di euro e i 50 milioni di euro e dello 0,4% dei ricavi oltre i 50 milioni di euro.
I requisiti che le spese di rappresentanza devono possedere per essere deducibili sono:
- Inerenza. Le spese devono essere sostenute per finalità promozionali o di pubbliche relazioni, ovvero per accrescere la notorietà dell’impresa o dei suoi prodotti o servizi.
- Ragionevolezza. Le spese devono essere ragionevoli in relazione all’obiettivo di generare benefici economici per l’impresa.
- Congruità. Le spese devono essere commisurate all’ammontare dei ricavi dell’impresa.
Le spese di rappresentanza non sono deducibili se:
- Sono sostenute per finalità diverse da quelle promozionali o di pubbliche relazioni.
- Sono sostenute per erogare beni o servizi a dipendenti o collaboratori.
- Sono sostenute per erogare beni o servizi a soggetti con i quali l’impresa intrattiene rapporti commerciali.
La differenza tra spese di rappresentanza e spese di pubblicità
Le spese di rappresentanza si distinguono dalle spese di pubblicità in base al requisito della gratuità. Le spese di rappresentanza, infatti, sono erogate a titolo gratuito, mentre le spese di pubblicità sono remunerate da una controprestazione.
In particolare, le spese di pubblicità sono sostenute per promuovere l’immagine o i prodotti o servizi dell’impresa attraverso canali quali la stampa, la radio, la televisione, il web, ecc. Le spese di pubblicità sono in genere deducibili integralmente dal reddito d’impresa.
Le spese di rappresentanza, invece, sono sostenute per intrattenere rapporti con clienti, potenziali clienti, fornitori, ecc., attraverso la concessione di beni o servizi a titolo gratuito. Le spese di rappresentanza sono deducibili nei limiti previsti dall’articolo 108, comma 2, del Tuir.
Le spese di sponsorizzazione
Le spese di sponsorizzazione sono generalmente considerate spese di rappresentanza. Tuttavia, esse possono essere considerate spese di pubblicità se è dimostrabile che l’attività sponsorizzata è finalizzata a promuovere l’immagine o i prodotti o servizi dell’impresa.
In particolare, la giurisprudenza ha affermato che le spese di sponsorizzazione sono spese di pubblicità se l’attività sponsorizzata è direttamente collegata all’attività svolta dall’impresa. In caso contrario, le spese di sponsorizzazione sono spese di rappresentanza e sono deducibili nei limiti previsti dall’articolo 108, comma 2, del Tuir.
Conclusioni
La disciplina delle spese di rappresentanza è complessa e richiede un’attenta valutazione dei singoli casi. In particolare, è importante verificare che le spese siano sostenute per finalità promozionali o di pubbliche relazioni, che siano ragionevoli e che siano commisurate all’ammontare dei ricavi dell’impresa.